Qualcuno mi ha chiesto di esprimermi sul “choosy” della Fornero di qualche tempo fa, visto che avevo fatto alcune considerazioni in merito alle difficoltà delle nuove generazioni e a quanto avevo osservato in termini di volontà di mettersi in gioco. Ritengo ovviamente che l’uscita della Fornero sia particolarmente infelice, ma del resto da una gaffeuse come lei non ci si poteva aspettare nulla di meno. Resta che la mia esperienza quotidiana, nell’azienda per la quale lavoro, che è una grande azienda IT, è di giovani che con tanto di lauree e corsi post-laurea vengono a raccattare un contrattino a progetto quando non è proprio una collaborazione a fattura, o peggio un contratto da apprendista sapendo che le probabilità di conversione in definitivo sono prossime a zero. Nonostante questo lavorano come ossessi, cercando sempre di dare il meglio di sé. Ma non in un’ottica utilitaristica pensando che possa portare loro vantaggi contrattuali, ma proprio per l’orgoglio di fare le cose per bene.
Sul tema generale, però, debbo dire che questo post che rebloggo esprime con netta precisione quanto penso anch’io sull’argomento. Buona lettura. Condivido anche il titolo, perché quanno ce vo’ ce vo’.

15 pensieri su “

    1. Wish aka Max Autore articolo

      scusa ma me core l’obbligo de coreggete.
      uno se dice zappà A tera, no LA tera… certo che si me caschi sui fonnamentali mica o sò si arivi all’esami… mejo che se n’annamio ar mare…

      E brancolo nel boh. Grazie. Grazie di esistere.

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      1. 黒子 くろこ kuroko

        ahòòò però! cioè, er criceto è morto ieri, mi nonna m’ha magnato er compito, non c’ho avuto tempo de studiàà prfsssòòòòò (ma ‘ndo cazzo sta la mappacaratteri su sto picccì?????)

        famo così, bocciame direttamente così non devio studià peggliesami de riparazione. e non se ne parli più.

        e. mica sono capace di rispondere con prego.
        grazie a te Max.

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  1. Albert1

    Sai che nòva c’è ?
    E’ venerdi, sono quasi le cinque, il telefono è muto, a quest’ora chi doveva passà è passato e chi non è passato non passa più fino a lunedi.

    Quasiquasi faccio un post su FdP…

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  2. Pingback: Un post di getto. Un postetto. « 2010: Fuga da Polis

  3. masticone

    Non so
    Avrei voglia di dire cose
    Ma so che non mi riuscirei a spiegar bene e finirebbe a schifio.
    Molte cose che sostieni tu è la tua amica sono vere e condivisibili. Soprattutto l odio per la fornero e Padoa schioppa, però temo di aver visto anche alcune banalità standard e soprattutto la mancata presa di coscienza del problema vero attorno al quale ruota tutto e che si fa fatica a tirar fuori perché non fa audience e non porta voti.
    Di che parlo?
    Del maledetto costo del lavoro.
    Vuoi abolire il precariato? Abbassa il costo del lavoro e verranno tutti regolarizzati. È che fanno invece? alzano i costi del precariato (per le aziende ) e questo porterà al proliferare di nuovo del “nero ” perché l alternativa e’ chiudere.
    Il manifatturiero nel nostro Paese scomparirà nel giro di 10 anni e nessuno ne parla. La questione ruota tutta qua con sfaccettature che evito per non rompere le palle.
    La Fornero che sta sullo stomaco anche a me credo volesse però dire che, visto che lo stato non può abbassare il costo del lavoro, i giovani (e non solo) devono imparare ad accettare contratti che non piacciono a nessuno

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    1. Wish aka Max Autore articolo

      Capisci che detto in questo modo è diverso, no? Soprattutto non è insultante. Perché detto come è stato detto insulta tutti, senza spiegare niente a nessuno.
      Condivido quanto dici sul costo del lavoro, varrebbe la pena di ricordare però che tanta, troppa parte del costo del lavoro se ne va allo stato perché non tutti pagano, e nei fatti si paga solo se c’è il prelievo alla fonte.
      Se fossimo uno Stato, nel senso di degno di questo nome, sentiremmo l’esigenza da una parte di pagare quanto ci viene richiesto, e dall’altra di amministrare la cosa pubblica con criterio. Ma siccome non siamo neanche uno stato, e quindi chi può evitare di pagare non paga e chi amministra tiene decisamente di più al proprio tornaconto che alla collettività (il che a pensarci bene significa solo rappresentare due facce della stessa, lurida medaglia), questo paese se ne andrà in vacca totalmente, oppure finirà in una deriva dittatoriale a scelta (anche morbida e populista alla B, per capirsi). E quindi come dice verbasequentur meglio scappare. Che è quel che dico a mia figlia maggiore che studia giurisprudenza e finirà a fare l’emigrante in UK probabilmente, dove la sua laurea varrà meno della carta su cui è scritta, perché il diritto è proprio differente, ma dove forse avrà una chance di farsi valere, anche cominciando come cameriera in un pub. Alla faccia del choosy.

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      1. masticone

        Che la forma del governo Monti, nella sua globalità sia in genere insultante e’ un dato di fatto.
        Sul fatto che il costo del lavoro è’ così alto a causa Dell evasione fiscale invece non sono affatto d accordo. Il costo del lavoro e’ così alto perché con esso si paga la sanità e una struttura pensionistica dove c e’ un mucchio di gente che a 40 anni era già in pensione ( e in genere che aveva ritenute alla fonte)
        Del tema evasione fiscale non voglio più parlare ma del costo del lavoro e del diritto al lavoro si. Anche a costo di essere antipatico. Quando i padri costituenti inserirono il concetto di diritto del lavoro nell art 1 tutti sanno che fu una concessione fatta al partito comunista che aveva guidato la resistenza. Mi viene però da ridere quando oggi lo sento urlare in ogni talk show. Cosa dovrebbe fare chi garantisce quel diritto esattamente: assumere tutti? Allora saremmo uno stato comunista oppure far si che le aziende possano farlo giusto? Ma se le Strozzi come pensi che sia possibile assumere?
        Senza parlare poi del ruolo dei sindacati in tutto questo per cui il datore di lavoro e’ sempre e comunque il nemico. Quando ero ragazzo avevo idee di sinistra come tanti. Quando ti sporchi le mani cercando di far qualcosa, tutti quelli come me le mollano quelle idee. È ti dico l ultima cosa e poi tacciò per sempre. Nella mia concezione di mondo il lavoro e’ per definizione precario. Io ho cominciato facendo il dipendente e da dipendente ti giuro su che ti pare non avrei mai accettato di mantenere il lavoro se non avessi dato il giusto contributo solo perché lo imponeva la legge. Nessun dipendente che da un minimo ma veramente minimo contributo reale viene mai licenziato. Quelli in gamba un azienda fa i salti mortali per tenerli. Perche costa di piu cercarli di nuovi e formarli. Il problema e’ che lo stato ti dice che quelli che ti remano contro spesso hanno la precedenza
        Scusa scusa
        Mi sono lasciato prendere la mano

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  4. tittisissa

    Io ho una gran paura. P A U R A!!
    Per i ragazzi che si affacciano adesso nel mondo del lavoro, per noi ancora troppo distanti dalla pensione, per questa nostra povera Italia, continuamente vessata da una stretta casta di privilegiati, per quelle famiglie che si arrabbattano per arrivare alla fine del mese e per i pensionati ignobilmente ignorati dopo una vita di lavoro. Paura e forte preoccupazione. Non è ammissibile nè giustiicabile una tale “gaffe”.

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    1. Wish aka Max Autore articolo

      Giorni fa su Omnibus, che ogni tanto mi capita di vedere parzialmente (su La7 al mattino) c’era Freccero, che ha detto più o meno testualmente: “Attenzione, perché una situazione dove l’1% gode e il 99% soffre non può andare avanti all’infinito. Vale appena la pena di ricordare che una situazione analoga si verificò in Francia e finì nel 1789 come sappiamo”. Quello che francamente mi meraviglia è l’inerzia apparente. Non una manifestazione, non una protesta, niente. A parte sporadiche cose tipo ieri ma mirate sempre a proteggere delle categorie specifiche. Vedremo, ma è certo che se si va avanti in questo modo si arriva sicuramente ai forconi.

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