Anche TED parla della corsa

Chi mi segue da un po’ sa che mi piace tanto TED, un sito dove il sottotitolo è “ideas worth sharing”, idee che vale la pena di condividere. E già questo mi piace, perché io credo molto nella condivisione dell’informazione; mi piace ancor di più la formula, perché gli interventi durano di solito non più di 20 minuti, un tempo sufficiente per interessare senza annoiare, e gli speaker sono persone qualificate e che rendono gli interventi fluidi e scorrevoli. E’ il caso di Christopher McDougall, reporter e appassionato di running, che sostiene delle tesi molto, molto interessanti. Il video è qui, e ci sono i sottotitoli in italiano, per i pigri c’è un riassunto subito sotto. Ringrazio tantissimo Ema, amico fraterno, che non riesco ad abbracciare sufficientemente dal vivo, che mi ha segnalato il video.

La tesi, affascinante, di McDougall, è che noi siamo l’animale più indifeso, eppure dominiamo. E studiando una tribù, quella dei Tarahumara, che vive nel cosiddetto Copper Canyon, località sperduta nella parte nordoccidentale del Messico, ha formulato delle ipotesi estremamente affascinanti.

McDougall parte dalla considerazione che la corsa (parliamo di fondo, maratone e oltre) è l’unico sport dove le prestazioni di uomini e donne sono comparabili, e dove le prestazioni di un sessantenne allenato sono prossime a quelle di un diciannovenne che abbia appena iniziato. In altre parole, per persone allenate, c’è una sorta di livellamento delle prestazioni. La seconda cosa importante è che l’uomo suda. E il sudore gli permette di resistere correndo anche in condizioni di temperatura particolarmente elevate.

Con queste “doti” a disposizione, McDougall immagina che la specie umana sia andata a caccia in gruppo, usando la corsa. Gli anziani avrebbero contribuito con l’esperienza per identificare l’animale giusto da inseguire, gli uomini maturi avrebbero contribuito con la forza al momento necessario, i giovani avrebbero imparato. Le donne della tribù, trovandosi sul posto, avrebbero avuto la possibilità di mangiare carne subito dopo la caccia, non disperdendo, con lunghi trasporti, sostanze preziose necessarie per gestire meglio le gravidanze.

Ed in più, la necessità di essere e restare in gruppo, e quindi dover cacciare insieme, avrebbe favorito lo stabilirsi di un modello sociale basato non più sulla competizione individuale, ma sulla cooperazione del gruppo, lasciando da parte gelosie, piccinerie, malvagità individuali, in nome del bene comune e della causa di tutti. Questo modo di vivere, ancora praticato oggi dalla tribù dei Tarahumara, porta ad avere individui estremamente sani ed estremamente longevi.

L’altra faccia della medaglia è che chi non è in grado di correre non può evidentemente far parte della tribù, ma magari questo sarà il tema di un altro video. Ah, dimenticavo. I Tarahumara corrono a piedi nudi. E l’altro tema toccato da McDougall è proprio questo, che inserendo sovrastrutture come scarpe, plantari, solette, e quant’altro, ci facciamo male da soli. Ecco, su questo sono un po’ più scettico. Ma voglio approfondire.

8 pensieri su “Anche TED parla della corsa

  1. ema

    sono contento di essere riuscito a segnalarti qualcosa che non avevi visto. per me è un gra traguardo…
    E grazie della manifestazione pubblica d’affetto… la distanza pesa anche a me, ma non è necessario essere vicini fisicamente 🙂

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  2. ammennicolidipensiero

    tu sai che se non fossi finito a fare quel che faccio mi ero già preparato l’alternativa come antropologo, etologo, sociologo o affine? 😛
    è vero, la tesa di McDougall è interessante (e la condivido per tante cose). non è pionieristica, riprende molti concetti già espressi da due o tre studiosi splendidi (morris, diamond, hamilton su tutti). l’unica cosa su cui non sono d’accordissimo è il concetto di uomo come animale più indifeso, ma in questo si apre un capitolo infinito…
    bella segnalazione comunque, davvero!

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  3. pani

    uh! Da vedere subito questo TED.
    Purtroppo temo che l’uomo correrà sempre meno. Stiamo già perdendo l’uso delle gambe, come abbiamo perso gran parte dell’olfatto e della vista. Un giorno, se diventeremo prede, non riusciremo più a fuggire.

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  4. Luci

    E’ una tesi davvero molto interessante… Concordo con quanto scritto sopra da Pani e aspetto approfondimento sulla questione delle scarpe… devi sapere che c’è una piccola diatriba aperta in famiglia a riguardo!!! 😉

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  5. ludmillarte

    ciao Maxi, ma è mica possibile che se non corro sono anche io fuori dalla tribù di chi corre e questo è il motivo per il quale non ricevo i tuoi post? (anche questo non pervenuto! lo scorso però sì). la cooperazione del gruppo è fantastica come anche poter correre a piedi nudi (ma dipende dove!)

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  6. Claudiappì

    Bella teoria che mi trova d’accordo (nonostante io non sia una grande camminatrice, tantomeno una corsara. So che non si dice corsara, ma insomma) 🙂
    Sulla questione delle scarpe, ho letto che ci sono un sacco di persone che le stanno abbandonando, in tutto il mondo, non solo per correre, ma anche per camminare, andare in ufficio. Il fenomeno dovrebbe chiamarsi gimnopodismo 🙂

    (TED è sempre il top)

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    1. Wish aka Max Autore articolo

      Eh sí, TED è TED, non c’è niente a fare.
      Ho cercato qualcosa anche io in rete, l’unica cosa sensata che ho trovato è che l’introduzione del barefoot deve essere MOLTO graduale…

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