Il mio libro

copertina niente è per caso-2E’ da ieri che provo a scrivere, scrivo e cancello, scrivo e cancello. Perché quelle tre parole che stanno nel titolo del post non avrei mai immaginato di pronunciarle, nella vita. E francamente, ancora adesso mi sembrano un’enormità. Per questo è difficile raccontare. Alla scuola di scrittura mi hanno insegnato che l’essenzialità paga. Che i racconti devono essere semplici, devono descrivere un momento importante della vita del protagonista, che devono iniziare in un certo momento e proseguire con linearità, senza flash back e senza fronzoli. E allora provo a scrivere con semplicità, dall’inizio.

Erano mesi che Iaia me lo diceva, me lo diceva per iscritto, me lo diceva al telefono. Apri un blog, mi diceva. E alla fine l’ho aperto, all’inizio del 2012, e ho iniziato anche a divertirmi. Poi, dopo qualche mese, arriva Halloween. E’ una ricorrenza importante per Iaia, e lei lancia l’idea dei “Racconti intorno al fuoco”. E come per il blog, mi dice scrivi, dai scrivi, scrivi un racconto. Non volevo, pensavo di non essere in grado, ma alla fine mi sono messo lì, e un racconto l’ho scritto. E poi un altro, e poi un altro. E sono arrivato a scriverne una dozzina o poco più. L’estate scorsa una mia amica, Barbara, che ha appena messo su una casa editrice, tra il serio e il faceto mi dice che vorrebbe pubblicarmi, e mi dice di mandarle i racconti. Obbediente, raccolgo tutto in un file e spedisco. Non volevo pensarci, non volevo illudermi.

Perché questa cosa di pubblicare un libro è un sogno adulto, come ho avuto modo di condividere con gli amici con cui ho parlato nei giorni scorsi.  Quando si ha un sogno che nasce da bambini, quel sogno ci accompagna per molto tempo, e si impara a conoscerlo, a conviverci, a tenerlo con sé. Se invece nasce in età matura, allora è diverso, perché vale un po’ il discorso dell’inquietudine che facevo nel post precedente. E’ un sogno che contiene dentro tante cose che di fanciullesco hanno ben poco. E’ un sogno che sconta concetti imparati vivendo mezzo secolo, un po’ di cinismo, un po’ di disillusione, un po’ di pragmatismo, un po’ di concretezza.

Quando invece la forza del sogno infrange tutte queste remore, tutti questi schermi, tutte queste barriere, non si trovano le emozioni giuste. Sì, sì. Non è un errore. Non volevo dire “non si trovano le parole”. Ho detto proprio “non si trovano le emozioni”. Perché sono talmente tumultuose, talmente ingovernabili, talmente enormi, che non si trovano, alla fine. E c’è anche un’altra cosa. La paura, una sottile paura che manifestando le emozioni, dando visibilità della gioia, ci si svegli. E si scopra che beh, era effettivamente un sogno, non era realtà.

Però i segnali sono diventati sempre più forti, sempre più nitidi, sempre più chiari. Prima la richiesta di qualche nota di intro per ciascun racconto, poi della biografia, poi della sinossi. E allora, prima timidamente, poi con un po’ più di forza, ecco poi si arriva ad una sorta di consapevolezza. Che non è completa, ancora.

Mai me lo sarei immaginato. Mai avrei nemmeno osato sperarlo. Essere pubblicato è il sogno di chiunque scriva. Perché, come dico sempre, chi dice che scrive per se stesso dice una grandissima cazzata. Se vuoi scrivere per te stesso, tieni un diario. E lo tieni chiuso in un cassetto. Se apri un blog, scrivi perché speri che qualcuno legga. Speri che a qualcuno piaccia quel che scrivi. Speri che qualcuno ti lasci un commento, ti dia un segno di discussione, ti stimoli, ti critichi, ti apprezzi, ma soprattutto: TI LEGGA. Perché è questo che voglio io, è questo che vuole chiunque scrive qualcosa e l’affida alla rete. Io voglio essere letto. E mi piace tanto, quando mi leggono. Ma arrivare a essere pubblicato, ecco quello proprio era al di là. Al di là di ogni speranza, di ogni immaginazione, di ogni pensiero cosciente e coerente. E invece è capitato. Proprio a me.

Sono sempre alla ricerca del bello, mi piace cercarlo e mi piace trovarlo. E c’è tanto di bello, in questa situazione. Primo fra tutti il fatto che questo sogno è nato grazie a Iaia, un’Amica, ed è stato realizzato da Barbara, un’altra Amica.
E poi, è bello che le tre donne che vivono con me abbiano avuto tanta pazienza, nel vedermi sempre attaccato al Mac. E’ bello che sia stata mia sorella a farmi venire in mente la prima volta che forse tutto quel che scrivevo poteva avere una forma diversa da quella del monitor. E’ bello che in copertina ci sia un disegno di ombrella, perché lei disegna le mie parole, e io scrivo le sue immagini. E’ bello esser stato incoraggiato da tanti blogger: Francesca, che mi ha fatto da editor; solounoscoglio, che mi ha dato idee; masticone, che mi ha illuminato sul mercato dell’editoria; elinepal, che ha sempre avuto una parola gentile, anche de visu, elllisa, lettrice attenta; pani, ispiratore e commentatore assiduo; e tutta la redazione dei Discutibili, belle persone dalla ricca interiorità. Ed è bello essere stato aiutato da tante persone in real life: Vale, la mia vicina di openspeis; Ema e Angelo, due amici più che fraterni; Luci, amica e ispiratrice; Laura, l’informatica per caso, Francesca, coltissima adorabile lurker; Bea, Amica di una vita. Ringrazio di cuore tutte queste persone, e anche tutti quelli che hanno letto e commentato i post sul blog, tutti quelli che mi hanno detto a voce di avermi letto, tutti quelli che hanno avuto una parola di incoraggiamento. Perché quello che esce e finisce sulla carta, alla fine, è l’insieme di tutte le esperienze vissute, di tutte le emozioni provate, di tutto ciò che si è ricevuto e scambiato emotivamente. E quindi grazie anche a te che stai leggendo ora, e se non ti ho citato scusami, non è cattiveria ma distrazione, e se mi conosci un po’ lo sai, quanto io sia distratto. Appena saprò la data di uscita, la distribuzione, la data della presentazione, e le varie altre amenità, lo segnalerò. 

181 pensieri su “Il mio libro

  1. Erre

    Allora facciamo che, per ora, ti faccio gli auguri sinceri, e mi complimento con tutti quelli che ti hanno supportato, aiutato e spronato, perché hanno fatto bene, perché scrivi bene, perché hai cuore, e perché, anche se ci conosciamo da poco, ho proprio l’impressione che tu sia una bella persona.
    Detto questo, sarò il primo a comprare il libro e a promuoverlo fra i miei amici, virtuali e non, sul mio blog e altrove.

    Un abbraccio, max!

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    1. Wish aka Max Autore articolo

      Grazie Erre, sei caro. Ti chiederò un reblog, quando sarà il momento… 😉 E ovviamente mi aspetto che tu venga alla presentazione, dovrebbe essere prima di Natale, se ce la facciamo con la stampa…

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  2. pani

    vaccabu! Che sorpresa! Qualcuno, non ricordo più chi a dire il vero non ricordo nemmeno la precisione della frase, disse che un uomo nella vita deve fare un figlio, piantare un albero e scrivere un libro.
    L’albero l’hai piantato?
    Complimenti e lunga vita a questo libro.

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    1. Wish aka Max Autore articolo

      Ecco, un abbraccio stretto stretto, come ci abbracciamo noi. Pochi ce ne siamo dati dal vero, tantissimi pensati. E tu hai visto quel che io non vedevo, come io ho visto quel che tu non vedevi. Per questo io ti sarò sempre grato, e per questo io e te saremo sempre l’uno accanto all’altra, camminando insieme.

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  3. Pendolante

    Che dire Max? Sei una lucina in più che aiuta il cammino, l’andare verso. E io il tuo libro lo vorrei proprio leggere e i sogni da adulti sono sogni belli da inseguire e e questo tuo annuncio è un pezzetto di paura che se ne va.

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    1. Wish aka Max Autore articolo

      Sì. Ombrella (come oramai la chiamano tutti) o Kuroko se preferisci, ha come dicevo la capacità di disegnare le mie parole, e quello è il disegno più intenso. A me il racconto che piace di più è l’ultimo, che non è apparso sul blog. Anzi. Quello che mi piace di più è quello che devo ancora scrivere. 🙂

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    1. Wish aka Max Autore articolo

      Voglio dedicarti una frase di Paulo Coelho, perché è proprio bello quel che dici.

      “I veri amici sono quelli che ci stanno accanto quando accadono le cose belle.
      Essi si schierano dalla nostra parte, gioiscono per le nostre vittorie.
      I falsi amici sono quelli che compaiono soltanto nei momenti difficili, con una triste espressione di “solidarietà”: in realtà, la nostra sofferenza serve a consolarli per le loro vite miserabili.”

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  4. intesomale

    1) congratulazioni anche qui in chiaro, ogni tanto ce la fa qualcuno che merita (su chi non merita ho già inveito fin troppo). 2) pubblicizza anche di là e usa il twitter di discutibili. 3) mandami un pdf (poi compro anche il cartaceo)… vediamo di organizzare qualcosa di presentazionesco

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    1. Wish aka Max Autore articolo

      Appena ho il definitivo de lo mando. Grazie davvero per i complimenti, è bello sentirsi dire bravo da chi stimi. Grazie anche per la disponibilità, pensavo di aspettare di avere le date e i canali, così “sfrutto” meglio il canale 🙂

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  5. Claudiappì

    Sono contentissima, Max.
    L’ho provata anch’io l’emozione di vedermi su carta, certo non con un libro tutto mio, ma quella esperienza mi è bastata per capire che poi, tutto sommato, non è un mio sogno, ma sono felicissima quando invece è quello di un amico e viene finalmente realizzato.
    La copertina è una meraviglia come tutti i disegni di Kuroko.
    Non vedo l’ora di averlo autografato da te personalmente 🙂
    Un bacio ❤

    (grazie per la "notifica". Sono molto assente ultimamente, in un sacco di faccende affaccendata)

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  6. estikazzi

    Bel traguardo ! Complimenti davvero . Ti seguo da poco ma basta per capire il tuo valore. Alla presentazione ci sarò , abito qui quindi sarà un piacere uscire dal blog e stringerti la mano .
    A presto

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            1. Wish aka Max Autore articolo

              Sì sì avevo capito, in realtà spero prima di Natale. Vediamo cosa succede col tipografo e con il pre-fattore, che non è un contadino che si alza presto ma quello che deve scrivere la prefazione… 😀

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  7. Mr. Incredible

    Sai, mi sembra di capire che la condivisione, dagli spunti iniziali ai complimenti finali sia parte della tua personalità , oltre che del libro che sta nel mezzo ed é una cosa intimamente tua.
    Hai ragione. Niente é per caso …
    Mai.

    In bocca al lupo!

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    1. Wish aka Max Autore articolo

      Ti sembra di capire giusto, caro mio. E in quei racconti, come in questo blog, come in tutto quel che scrivo, c’è tanto di me e della mia intimità. Non tutto in modo esplicito, ma chi ha sufficiente sensibilità e capacità di leggere tra le righe può capire molto di me. E crepi, quel lupaccio… 😉

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  8. TADS

    naaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa……………….
    pure tu… pure tu novello “librista” 😉

    vabbè… ti dico le stesse cose che ho detto a Signorasinasce…
    “chi ha qualcosa da dire e giusto che lo dica”

    TADS

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    1. Wish aka Max Autore articolo

      Eh ma tu metti accanto sacro e profano… Signorasinasce è una scrittrice VERA!!! Io sono un imbrattacarte. E non è falsa modestia, lo penso davvero… Ma sono felice lo stesso, e mi rallegro della mia fortuna. 🙂 E delle tue belle parole 🙂

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      1. TADS

        ma veramente???

        a me risulta che Signorasinasce sia una bancaria,
        forse sono condizionato professionalmente ma, se non erro, “scrittore/trice è colui/lei che viene contrattualizzato e profumatamente pagato dagli editori, Sai, vivo in questo mondo da oltre 30anni e non mi pare che le cose siano cambiate in questi giorni 😆

        comunque in italia si stampano 60.000 nuovi libri ogni anno, il fatto che la stragrande maggioranza delle copie finisca al macero oppure venga utilizzata per accendere camini e stufe, spesso anche per mettere in bolla tavolacci barzocchi delle case in campagna, è totalmente irrilevante. 😀

        in fondo che male c’è, l’editoria autoprodotta si nutre di vanità e non fa male a nessuno.

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        1. Wish aka Max Autore articolo

          No intendo vera nel senso che ha già pubblicato un romanzo e sta pubblicando il secondo. Entrambi non da editori che rientrano nel “vanity press”. Questa cosa peraltro è vera anche per me, la mia amica editrice non è EAP, e non avrei mai ceduto alla lusinga della vanità personale pagando per pubblicare (il che è uno dei motivi per cui sono così sorpreso e incredulo… ;)). Purtroppo il vero problema è che in Italia non legge quasi nessuno. Tempo fa sui discutibili ho pubblicato questo post contenente un po’ di considerazioni sull’editoria a pagamento, e sul mercato editoriale in Italia. Diciamo che un libro “vero”, nel senso che sia pubblicato da un editore normale, che si assuma il rischio senza chieder soldi all’autore, se va proprio bene bene bene riesce a vendere 1.500 copie. In compenso nella top 25 troverai ben tre libri sulla dieta Dukan. Per dire.

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          1. TADS

            è un business totalmente estraneo alla cultura e alla letteratura, io non opino né giudico ma è tutto molto deprimente, i dati li conosco bene, il 50% degli Italiani alfabetizzati legge mediamente un libro ogni anno

            è un affare redditizio, corsi di scrittura compresi, i libri da te citati fanno catalogo, vendita a pacchetto, 1.500 copie vendute? roba da suicidio creativo

            ti ripeto ciò che ho già scritto altrove. “saper scrivere significa far venire sete a chi ha appena bevuto e fame a chi ha appena mangiato”, questo non può insegnarlo nessuno, il rapporto tra scrittori/poeti da web e scrittori/poeti reali è circa 200 a 1. La rete, i blog, avrebbero dovuto ridurre il fenomeno editoriale cartaceo amatoriale, invece lo hanno incrementato sbagliando clamorosamente, tra l’altro penalizzando i veri talenti emergenti

            da anni i grandi editori investono su “situazioni” commercialmente appetibili, vedi melissa P &C., dietro ogni evento letterario c’è, quasi sempre, il lavoro di bravi Ghost Writer.

            Questo è un mondo molto particolare, pochi lo conoscono ma tutti ne parlano.

            Prova a scrivere (sul tuo blog) quattro post, uno alla settimana, senza andare a lasciare commenti, “mi piace” e following in giro, scrivi e ignora la piattaforma, alla fine controlla lo stat e tira le somme. E’ già faticoso fidelizzare l’utenza gratuitamente, figurati trasformarla in introiti.

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            1. Wish aka Max Autore articolo

              E’ tutto molto vero, e mi pare di capire che tu sia del mestiere, per cui non ho difficoltà a riconoscere la bontà del ragionamento. E però ti debbo dire che nel mio micro-micro-microcosmo, sono felice come una pasqua. Pur rendendomi conto di essere un granello di sabbia sul lido di Ostia, e sicuramente non una gemma nascosta. 🙂
              Seriamente parlando, domani uscirà un mio post sui discutibili sulla pirateria. Io credo fermamente che l’azione necessaria per vivacizzare questo mercato è simile a quella che indico come soluzione del tema pirateria: si chiama crowdfunding. Questo scremerebbe inevitabilmente. Ma se il mercato non esiste, non può esistere crowdfunding. E una delle ragioni più importanti per le quali questo paese sta andando in vacca è proprio che la cultura è considerata un di cui. Ricordavo tempo fa l’analisi di De Mauro, che ho rivisto con piacere dalla Gruber l’altra sera, dove parlava del nuovo analfabetismo derivante dal fatto che il vocabolario sempre più limitato impedisce di comprendere dei testi contenenti anche solo delle semplici istruzioni per avviare una pratica. Questo nuovo analfabetismo, che sconta la scarsa lettura e una inesistente attenzione per la cultura in generale, è quello che finirà per farci soccombere. Purtroppo.

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            2. TADS

              io vado oltre De Mauro, il vero analfabetismo non è linguistico/espressivo, è interpretativo. Cultura significa riuscire a spiegare cose complicate in modo semplice, descrivere/narrare cose semplici in modo forbito è esibizionismo espressivo, c’è un grande squilibrio tra forma e sostanza, non solo, il vero problema è che molti confondono la cultura col nozionismo e la padronanza del linguaggio. è meglio un Rolex originale impacchettato nella carta del gorgonzola che un Rolex tarocco nella confezione originale… hai tutti gli strumenti per cogliere la metafora 😉

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        2. masticone

          Come sempre dici cose sensate.
          Ciniche, ma sensate.
          Sul cosa viene stampato in Italia invece ci sarebbe molto da dire. Come sulla scelta di chi viene contrattualizzato. Mi fermo qua perchè non è mia intenzione tirar su una discussione pubblica su questo, limitandomi a dire che persino quelle che vengono considerate grandi case editrici sono spesso delle stamperie che pubblicano robaccia scritta solo da “nomi” che fanno cassetta o che vanno in televisione. In altre parole l’assioma qualità=pubblicabilità è un concetto che vale (forse) nei mercati anglofoni (per l’ampiezza degli stessi) non certo in Italia,
          Il web è, secondo il mio modestissimo parere, molto sopravvalutato per alcuni aspetti, ma anche alla stessa maniera sottovalutato per altri. E’ di fatto la nuova frontiera e su questo c’è poco da fare. Che piaccia o non piaccia il futuro è digitale.
          Detto tutto questo mi piacerebbe leggere qualcosa di tuo (e lo dico con ammirazione..) e quindi avendo tu i miei dati se hai piacere di farmelo sapere sappi che manterrò l’anonimato che richiedi per restare qua.

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    1. Wish aka Max Autore articolo

      Pensa quando Barbara, la mia amica editrice, mi ha chiamato dicendomi “mi puoi mandare la biografia?” Dentro di me ho pensato “maddeché???” a lei ho detto “e per cosa scusa?” E lei “beh sai di solito nei libri si mette la nota biografica dell’autore” e lì è caduta la mascella e ho detto “eh già… perché ora pubblicheranno un libro… il mio libro…” vabbè. te lo puoi immaginare 🙂

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  9. nemo1968

    MAX! ma è una notizia BELLISSIMA!
    te possinoacciaccà…. ecco qui che quando il mio rinomato pessimismo insofferente comincia a essere l’indiscusso vincitore delle mie elucubrazioni arrivi tu e che fai? … Dimostri che i sogni si possono avverare… Io che avevo come motto “In questo paese ci hanno inquinato anche la merda” mi trovo a essere il più ottimista dei pessimisti.
    E, per citare uno dei nostri film preferiti, mi piace immaginarti quando hai appreso la notizia della futura pubblicazione in piedi col telefono spinto sull’orecchio per essere certo di aver capito bene e dire:” SI PUO’ FAREEEE”.
    Un abbraccio.

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    1. Wish aka Max Autore articolo

      Mi piacerebbe fosse andata così, il si può fare dico, ma in realtà ero talmente annichilito che, come ho detto, non ho trovato le emozioni. Al punto che ho scritto alla mia amica editrice un po’ di tempo dopo, spiegandole proprio questa sensazione, che mi rendevo conto poter essere interpretata come menefreghismo… E ti debbo dire che sono ancora un po’ “strano”, tra l’incredulo e il timoroso… 😀

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  10. Signorasinasce

    Caro Max, meglio di me non ti capisce nessuno:-)
    Sto ovviamente scherzando, ma mai come in questo momento di vita mi trovi affine. Complimenti vivissimi per questo traguardo. Che sia il primo di una lunga serie… Ti mando un sincero abbraccio e ti auguro tutte le cose buone del mondo
    Stefania

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    1. Wish aka Max Autore articolo

      Io personalmente credo che tu stia vivendo il tutto a valle di una fatica molto maggiore della mia. Ma credo sinceramente che tu mi capisca molto bene. Il tuo augurio è bello. E credo che tu abbia capito oramai quanto è importante per me quella parola. Grazie di cuore.

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  11. masticone

    Caro Wish,
    qualcuno mi ha detto una volta che se qualcosa ti piace veramente lo devi sempre fare, non importa come ti viene,
    Se poi capita che tu sia anche bravo o anche solo decente, tanto meglio.
    E questo il tuo caso.
    Io credo che tu meriti una platea per le cose che hai da dire.
    Non importa se è di venti persone o di 20 mila,
    Per quanto se ne dica in Italia il 90% dei libri che vengono stampati vende MENO di 1000 copie, E i grandi nomi che vivono di libri sono veramente pochi,
    Il web è piano di cialtroni che si credono poeti e/o scrittori ma anche di gente che di qualità ne ha e che l’editoria italiana non vuole accogliere in alcun modo perchè non reputa sufficientemente commerciali.
    Una delle poche cose che mi sono chiare dopo mezzo secolo di vita è che nel mondo c’è spazio per tutti. Quindi anche dentro il mondo editoriale c’è spazio per la grande firma (che molto spesso grande non è…) e per coloro che lo sono meno ma che hanno qualcosa da far sapere
    Non ho mai creduto realmente nelle distinzioni tipiche di letteratura di serie A e di serie B e di serie Z. Esiste un incontro di esigenze. Le regole nel tempo sono cambiate. I grandi scrittori russi dell’ottocento oggi sono fuori dal tempo e se vivessero oggi sono certo scriverebbero le loro cose in modo totalmente diverso eppure sono considerati grande letteratura. In altre parole: complimenti!
    Finchè non si paga per esser pubblicati a me sta bene.
    Sta ancora bene un auto-produzione.
    Quello che è inaccettabile è il pagare per vedere il proprio nome sopra una copertina. Ma di questo abbiamo detto mille volte
    Posso solo dirti che comprerò il tuo libro.
    Lo faccio per amicizia è vero. Ma anche perchè ho visto la tua evoluzione e io adoro seguire la crescita di persone a cui voglio bene. Sei diventato nel tempo molto piu bravo di com’eri soltanto due anni fa. E questo grazie al Web e ai corsi e a tutto il resto che poi vuol dire interazione con gli altri.
    Ti leggeranno “solo” 1000 persone?
    prova a metterle in fila mille persone e poi vedi quante sono,
    Ti ripeto il 90% degli autori in Italia vende di meno.
    Grandi nomi included.

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    1. Wish aka Max Autore articolo

      Ma magari mi leggessero 1000 persone!!!! 😀 😀 😀 Guarda che io sembro scemo, ma le cose me le ricordo…e i tuoi PREZIOSI insegnamenti sull’editoria li ho tutti in testa. Questa cosa della pubblicazione mi pare una tale enormità, una tale cosa più grande di me, che veramente non riesco a farci i conti, emotivamente. Perché mi vengono in mente cose come lasciare una traccia, come entrare nella testa di sconosciuti, e centomila altre fantasie che conosci molto meglio di me. E quindi me la godo, me la godo tutta, perché se è vero che sul piano materiale è una piccola cosa, sul piano emozionale è un terremoto che quello di S. Francisco è una barzelletta, al confronto.
      Le tue parole sono toccanti. E se tu hai visto un’evoluzione, sono veramente contento; no, non contento: felice. Perché io credo che tu sia uno bravo. Ma bravo davvero. A scrivere ma anche a leggere. E non voglio sembrare melenso, ma sono tanto contento di averti incontrato. Ecco.

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  12. TADS

    Amico Masticone,

    ti ringrazio per questo tuo ennesimo attestato di stima nei miei confronti che percepisco essere sincero e sentito, sono in rete da tre lustri come TADS (osservatore/opinionista) e tale intendo rimanere per amici e conoscenti da web, so bene che interpreterai la cosa in modo positivo, detto questo… In Italia si legge poco perché c’è poco di Italiano da leggere (gli autori di caratura internazionale vendicchiano benino), gli “SCRITTORI” degni di essere definiti tali emersi negli ultimi 50anni si contano su due/tre mani, gli altri sono “meteore/eventi letterari” costruiti a tavolino, vacche ingrassate, munte fino al midollo e poi abbandonate nelle sterpaglie della depressione narrativa. La blogsfera ci evidenzia ogni giorno che moltissimi non hanno ancora colto la differenza tra lo scrivere e il parlarsi addosso, l’enfatizzazione della propria banalità quotidiana, se non fosse supportata (spesso) dai commenti di scambio, rimarrebbe lettera morta. Non mi riferisco assolutamente all’amico Max e nemmeno alla cara Signorasinasce, sia chiaro, purtroppo non bastano una manciata di elogi, non di rado espressi senza neanche leggere il post, per trasformare “Ciccina Pasqualocchietti” e “Nicolino Scolaceci” in fenomeni da libreria. Hai detto bene, il futuro è digitale, dovrebbe esserlo, tuttavia in questa fase sta accadendo il contrario, invece di ridurre le pubblicazioni da barbecue (intendo carta da fuoco) autoprodotte, internet le ha moltiplicate all’ennesima potenza. Il cinismo è la corrente filosofica che più si avvicina al realismo, questo tu lo sai bene, non ho nessuna intenzione di scoraggiare né di criticare, per quanto mi riguarda i libri pubblicati annualmente possono pure raddoppiare, diciamo che ciò non aiuta certo i nuovi talenti, gli scrittori VERI, per logica applicata, da questo “minestrone”ne traggono giovamento.

    Ti saluto con una sincera stretta di mano

    TADS

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    1. masticone

      Non è che la mia visione del mondo sia molto diversa dalla tua, su alcuni punti sono, tuttavia, meno rigido. Ad esempio ho difficoltà a definire con precisione chirurgica come sembri possedere te, chi possa o non possa essere definito “Scrittore vero”. Ho in genere difficoltà a dividere il mondo in modo manicheo e più in generale a poter dire che cosa vale davvero la pena leggere e cosa no. Chi può avere l’onore di definirsi scrittore e chi invece imbrattore di fogli bianchi. Le regole della scrittura come quelle di qualsiasi altra cosa non sono scritte nella roccia. Cambiano si modificano, alcune opere considerate immortali lo sono poi perchè qualcuno ci dice che lo sono ma pochi le leggono ancora davvero perchè esse non hanno più molto da dare e invece opere che non sono scritte con la qualità che ci si aspetta diventano best seller. In altre parole la verità, per me almeno, anche in questo caso non esiste. Esiste una percezione della stessa e io rispetto molto chi ne ha una molto diversa da me. Ci sono grandi autori (in ogni campo dell’arte) che in vita non hanno mai venduto una copia di un romanzo o di un quadro (Van Gogh su tutti) e che solo successivamente sono stati considerati dei geni assoluti.
      E’ anche vero però che tu fai riferimento a un fenomeno diverso da questo di cui parlo. La proliferazione del bricolage (simil) letterario o similari ha delle derive nefande. C’è poco da nascondersi. Inutile che ti ricordi che ogni cosa portata all’eccesso ha la sua deformazione. La demagogia ad esempio lo è della democrazia e via di seguito. L’apertura degli atenei ha provocato un innalzamento della qualità dei laureati? Non credo, però ha aumentato le pari opportunità. Quel che voglio dire è che è probabile che il 95% dei libri autoprodotti forse ingolferà le bancarelle di roba usata o verrà regalata agli amici per il Natale (e gia mi pare un ottimo regalo comunque), ma permette a una piccola aliquota di gente di qualità snobbata dalle case editrici anche di piccolo livello di avere una chance.
      E magari sarà merda ma io il libro di Signorasinasce me lo compro anche se è una bancaria. Perche anche Quasimodo era un ragioniere eppure è stato un gran poeta. Insomma il fatto che si identifichi un’autrice per il lavoro che svolge non mi convince neanche un po’.
      E se Max, una persona che stimo per eleganza ed equilibrio, decide di provare a lasciare qualcosa di suo anche a memoria delle sue figlie o per gli amici che lo hanno conosciuto non mi sembra gentile mortificarlo a scatola chiusa.
      Tutto qua.
      Ah no, mi dispiace la tua decisione di star lontano dai virtuale come me che che ti vogliono vuole bene, ma rispetto la tua scelta anche se ne sono un po’ rattristato.

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      1. TADS

        no no no no…

        in questa discussione non mi ci trascini caro mio “volpino” (alla Greggio), Max e Stefania non c’entrano proprio niente in questa mia analisi. Masticone non fare il profeta dell’ovvio e del qualunquismo, tantomeno il critico populista, ti viene male, credimi.

        ripeto, per l’ennesima volta, un MIO aforisma:
        “saper scrivere significa far venire sete a chi ha appena bevuto e fame a chi ha appena mangiato”, chi riesce in questa impresa (PER ME) è definibile scrittore “concettuale”, che faccia il ragioniere o il cassaintegrato poco mi cale.

        Ufficialmente gli “scrittori” professionisti sono quelli che scrivono per mestiere e guadagnano pure bene, che poi questo, come tutto il mondo, sia opinabile, è filosofia da bar sport. In questo universo ci vivo da decenni, i talenti “tarpati” sono pochi, tantissimi gli illusi, Max ha scritto che sei pratico di editoria, siccome credo abbia detto la verità… perché mi costringi a ribadire ciò che dovresti conoscere benissimo???

        Lo sai che moltissime case editrici a pagamento sono “satelliti” creati dai grandi editori???

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        1. masticone

          Credimi che non voglio trascinare nessuno da nessuna parte.
          Credo anche che ci siano luoghi e tempi per ogni cosa. Senza alcun tipo di polemica e di qualunquismo penso che un post per Max delicato come questo in un momento speciele della sua vita non fosse il luogo giusto perché hai un bel dire che lui (o lei) non c’entrano ma è’ qua e adesso che l hai scritto.
          Sul fatto che esistano così tanti scrittori che vivono bene solo di libri ho i mie dubbi. Forse i giallisti e neanche tutti. E pochi altri.
          Poi che un buon libro prima o poi trova comunque il suo estimatore e la sua via può essere anche vero ma conosco personalmente molti scrittori (per me) migliori di gente che è’ in classifica ma che non trovano editori.
          È poi e’ tempo di crisi

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          1. TADS

            Masticone,
            diamoci un taglio, l’ho scritto qua perché è qua e adesso che si parla di questo argomento.

            non ho niente di personale contro chi ha voglia di scrivere, ho espresso considerazioni su un fenomeno che cresce a vista d’occhio, anzi, a vista di blog

            ho parlato di scrittori “concettuali”, di gente che campa scrivendo ce n’è poca, per fortuna, e poi piantiamola di dire che tanti bravi stanno fuori e tante scartine dentro, se non ci sei i tuoi libri non li legge nessuno, i lettori puoi fottere una volta, non la seconda.

            alla prox e tante belle cose a tutti

            TADS

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            1. Wish aka Max Autore articolo

              Io sono molto contento che si sia aperta questa discussione. A masticone, cui voglio bene, voglio dire che non c’è niente e nessuno che possa in questo momento convincermi del fatto che io non debba essere contento e felice come una pasqua. Lo sono, e sono anche profondamente convinto di avere tutte le ragioni per esserlo. In parte per quanto ho già detto nel corpo del post, in parte per qualcosa che ha detto Erre relativamente al fatto di avere gente che crede in te. E queste cose hanno molto poco a che fare con il mercato editoriale italiano. A TADS voglio dire che condivido in gran parte quello che dice, ma siccome non ho né il modo, né la forza per cambiare un sistema che (a mio modestissimo avviso) è marcio sin dalle fondamenta, e i riferimenti alla cultura e a De Mauro li abbiamo già fatti, essendo in qualche modo parte di questo sistema preferisco che esistano 100 persone che comprano il mio libro e leggono me, e poi magari altre 100 che mi vengono a leggere qui, piuttosto che non esistano. D’altra parte chi ha deciso di scommettere su di me ha in mano un business case. E avendo passato il mezzo secolo, ho imparato che quando si tratta di business l’amicizia conta, ma devono innanzitutto tornare i numeri. Ed è questo che alla fine mi conforta.
              Per me, la cosa più importante è che la mia amica Barbara gestisce una casa editrice “classica”. Non è editoria a pagamento. Poi possiamo parlare di sistema che funziona poco, di piccole case editrici, di tutto e del contrario di tutto. Possiamo parlare di crowdfunding, di insegnare ai ragazzi a comporre musica, a scolpire. Non è ozioso questo discorso. Uno dei motivi fondamentali per cui abbiamo tanti “scrittori” in Italia, intendo gente che voglia esprimersi scrivendo blog, o quel che volete voi, è perché la scrittura è l’unica forma creativa che è in qualche modo istituzionalizzata a scuola. E quindi quando si arriva ad un punto nella propria vita in cui si vuole esprimere la propria interiorità, l’unica cosa con la quale si ha un minimo di confidenza è proprio la scrittura. Ma, come dico spesso, Brizzi ha rappresentato il degrado dei costumi, della cultura, e delle istituzioni molto meglio di me nel suo “Vita quotidiana in Italia ai tempi del Silvio”. Quando il sistema nel suo complesso sarà cambiato, sarò pronto a farmi da parte per lasciare spazio a scrittori veri e promettenti. Io continuo (e lo dico senza falsa modestia) a professarmi imbrattacarte. Ma se mi danno una chance, io la prendo. Non faccio un passo indietro in nome di un principio che, ancorché valido, è destinato a lasciare assolutamente il tempo che trova.
              E quindi, rinnovo il piacere per la nascita e crescita di questa discussione, ribadendo la mia assoluta e totale serenità, e tranquillizzando TADS sul fatto che non c’è la minima possibilità che io pensi che lui ce l’abbia con me. Io credo, caro TADS, che tu, da addetto ai lavori, sia giustamente e sacrosantamente incazzato nero col sistema. Se ci mettiamo a parlare di informatica, penso che potrei esprimere altrettanta poderosa incazzatura su una serie di vizi di sistema, e se tu fossi il protagonista di una delle situazioni che mi mandano il sangue al cervello, interverrei con veemenza e non ce l’avrei minimamente con te.
              Per cui dico solo una cosa a tutti.
              Grazie.
              Grazie a masticone per il bene che mi vuole, grazie a TADS per essere così veemente nel difendere un principio a fronte di cose che conosce bene.
              🙂

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            2. TADS

              grazie a te per l’ospitalità e un sincero in bocca al lupo per questa tua nuova esperienza, sono convinto che ti darà molte soddisfazioni, i presupposti non ti mancano. 🙂

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  13. Erre

    Io sono d’accordo su quasi tutto quello che ha detto Masticone, quello che conta è fare, provare, tentare, poi, se – dopo aver fatto provato tentato – ricorri all’editoria a pagamento perché in te non crede nessuno fra quelli che dovrebbero farlo, e sei davvero solo narcisisticamente legato al vederti su l’ultima fila di uno scaffale impolverato della libreria del quartiere dei tuoi amici e parenti, ecco, non nascondo che (salvo rare eccezioni che vanno sempre messe in preventivo) ti considero uno sfigato (ma anche questo è solo un mio soggettivo parere, eh!), se invece alcuni, fra gli addetti ai lavori, ritengono che valga la pena investire soldi e tempo su di te, oh, a quel punto mi pare chiaro che hai avuto il “placet” da gente che fa quel lavoro, e che campa dei profitti che derivano dalla vendita di libri come il tuo, cioè, non è un gioco, è business, qualcuno pensa che scrivi così bene che ci può guadagnare sulla tua scrittura, può farci dei soldi per pagare, per esempio, le bollette di casa o la cucina della figlia disoccupata, non mi pare poco, è un attestato di stima e fiducia, è una grossa soddisfazione e, da quel momento, dal mio punto di vista, sei un professionista, SEI UNO SCRITTORE.
    Poi, sui gusti, sullo stile, sulla qualità, eh, non è facile dirne una che sia una, non ci sono dogmi o parametri certi, riferimenti inequivocabili, ma chi lo decide – salvo il caso di gravi e oggettivi errori di ortografia, sintassi et similia – se un’opera è o non buona? Cioè, non sai quanta roba, considerata “di livello”, a me fa cagare, e io valgo quanto quello che dice che è “di livello”. “Pastorale Americana” (Premio Pulitzer) è considerata da tanti un capolavoro assoluto, ma ha dei detrattori (non io, io l’ho amata), c’è chi dice che è molto sopravvalutata, chi la ritiene addirittura noiosa. Per dirne una. Franz Kafka, uno fra i miei BLOGGER preferiti, era un impiegato di Generali Assicurazioni. Per dirne un’altra.

    Un cheers per Max, evviva, oggi conta solo questo, la tua gioia la nostra gioia, un momento bellissimo e significativo, Max, alla tua!

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    1. Wish aka Max Autore articolo

      Scusami Erre, nel casino generale mi è sfuggito di rispondere a questo tuo commento. Te ne ringrazio tanto, ti ringrazio della stima e del brindisi. Hai perfettamente inquadrato lo spirito del post. E il mio spirito. E questo per me è prezioso, in questo momento.

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  14. Bea

    Ti posso fare un ritratto di quelli da scrittore impegnato, tipo con occhiali e pipa seduto nel tuo studio mentre un raggio di luce accarezza il tuo emisfero cerebrale sinistro? Senza pipa? Senza emisfero? 🙂

    Insomma sono felicissima per te!!!!

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  15. Topper

    Ho letto il post, tutti i commenti e le discussioni con TADS e Masticone e ho anche pensato di intervenire per esprimere il mio parere. Alla fine ho optato per un sincero “complimenti”! Vorrei partecipare alla presentazione e avere il piacere di conoscerti personalmente. Conosco molte delle persone che ti hanno dato una mano e l’occasione sarà speciale un po’ per tutti. Quanto a comprare il libro, beh, nemmeno te lo dico.

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  16. Katia

    Sono orgogliosa di te, amico mio. Ed anche un poco stupita, perché…bhè, perché non ne sapevo niente, ma è colpa mia, perché in questo ultimo periodo sono totalmente assente e lontana. Ma dal mio buco, lo sai, ti guardo e ti ascolto sempre ed il cuore mi ha fatto un tuffo quando ho letto questo post. Ho pensato: vedi, un altro sogno che si realizza, un altra persona speciale che arriva a toccare una stella e illumina un poco anche il mio cuore sgombro.

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  17. verbasequentur

    e poi dici “Star” a me?? hahahaha Max arrivo tardi, ma scoppio di gioia per te. E’ una notizia bellissima e te lo meriti, te lo meriti tutto. Io resto incantata da come racconti le cose. Bravo, bravo, bravissimo!! 🙂 un bacione!!!

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  18. ђคгเєl

    Questa cosa è bellissima.
    Ho aspettato di essere a casa, rilassata ( si fa per dire!) per leggere questo post dopo “aver saputo” . E me lo sono letto come quando leggo una di quelle cose che tutto d’un fiato voglio finire. Per arrivare alla fine. Per sapere tutto. E sai Max…è bellissima questa cosa del sogno maturo. Chi ci avrebbe mai pensato. E invece leggere di questo sogno nato da grande è stata una di quelle cose che colpisce e ti fa scattare mille pensieri. Bello Max…bello bello bello. Sono stra-felice per te. E’ proprio vero…niente è per caso 🙂

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    1. josephine curie

      Ecco, come per Hariel, anch’io ho atteso con l’impazienza dei fanciulli che fosse sera..tenendo il meglio per ultimo…di cui godere appieno, nel più totale relax. “Respiri profondi, Josephine, respiri profondi…tu non sai chi sono io!” questo tuonasti, equivocando il mio intervento…è un ingegnere (pensai)…freddo, razionale, pignolo…e soprattutto matematico!! Nessuna affinità ravvisabile…poi, di post in post, il pensiero muta…ricordo ancora la prima cosa che lessi provenire dalla tua penna; parlavi della tua casetta al mare…il cuore in tumulto, impazzito: complice forse l’atmosfera del crepuscolo, prendo un trench…devo andare via, voglio confondermi tra la gente…se no, piango, per ore, senza smettere…un post dopo l’altro sino a quei pensieri sull’inquietudine, tanto confusamente espressi, appunto…quello strano malessere chè è il mio e -hai visto?!- di un intero esercito, del web…del freddo matematico, neppure l’ombra!! Un centro dopo l’altro, mi sa che non vorrei pedermi quella presentazione…per nulla al mondo…ave, Max. e proprio come Hariel mi piace concludere: niente è per caso…;-)

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      1. Wish aka Max Autore articolo

        Nella biografia (che è una di quelle cose che quando mi è stata chiesta mi ha fatto dire “urca ma allora è proprio vero”) mi sono definito “informatico emotivo”, che forse riassume quel che dici. La realtà è che come nel simbolo del Tao in me convivono un bianco da imbrattacarte (scrittore non ci riesco a dirlo) e un nero da ingegnere, a volte non troppo pacificamente, e sempre come nel simbolo del Tao, nella zona dove il bianco dell’imbrattacarte è più intenso c’è un puntino nero da ingegnere, e viceversa. E sì, niente è per caso. 🙂

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  19. lorenz zlogghed (aka Mr Lorenz)

    Max
    Non ho parole per esprimere lo stupore, la meraviglia, la gioia e il gaudio nell’apprendere tale notizia
    Il mio stupore, la mia gioia e gli altri sentimenti di cui sopra sono altresi’ accresciuti dal fatto che te sei abituale cazzeggiatore del blogghe 2010fdp, a cui me medesimo ogni tanto contribuisco
    Nell’augurarti un luminoso successo, vendite stellari e lauti guadagni, mi pregio di ricordanrti che quanno te serve n’gost vraiter io ce so, basta che paghi bene
    In fede
    Il Leggendario Bloggehr del XXmo Sec DC

    PS. Lo vendono il tuo libro alla libreria di Fiumicino Airport?

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    1. Wish aka Max Autore articolo

      Oddio Lorenz grazie per la risata!!!! 😀 credo che con la mia mirabolante percentuale sul venduto, considerando che in Italia 1000 copie costituiscono un caso editoriale, forse il caffè per un anno o due riesco a spesarmelo. Sarò disponibile ovviamente a dividere percentuali future altrettanto laute con qualunque gostraiter (guarda che è una parola sola, se non lo sai l’inglese sallo!) che mi aiuti e mi sostenga. Il canale distributivo sarà Feltrinelli, ma dovrebbe anche essere (udite udite!) su Amazon…

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  20. lorenz zlogghed (aka Mr Lorenz)

    Se e’ feltrinelli, al terminal 3 di fiumicinoairport lo vendono
    altri 999 come me e sei un caso editoriale
    Poi tocchera’ a te acquistare la mia copia di “Autobiografie – storie di uomini e vite che vanno a puttane” che non ho ancora iniziato a scrivere ma che e’ gia’ un caso editoriale (in italia, il soft porno tira)

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  21. Luci

    Arrivo in ritardo, ma arrivo… (“e poi io lo sapevo già!” disse con aria compiaciuta… 😉 ) In questo brutto momento un piccolo raggio di luce per me. Perché la realizzazione del sogno di un amico non può che essere una gioia. Soprattutto quando quell’amico quel sogno l’ha condiviso con te, piano piano, un giorno dopo l’altro, passo a passo. Soprattutto quando è così chiaramente meritato. Non sei tu che devi ringraziare me, ma sono io a farlo. E’ stato un privilegio leggerti, riflettere insieme, veder nascere tutto questo. Ti voglio bene Max, sono emozionata e commossa, ti stringo fortissimo e ti auguro che di passi ce ne siano ancora tanti da fare lungo questa bellissima strada. :*

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    1. Wish aka Max Autore articolo

      Non so se ce ne saranno o meno, io seguo il Tao Te Ching e mi concentro su questo passo, che è un passo grande per me. Il pensiero che io possa averti trasmesso un po’ di energia nei momenti bui che hai vissuto è per me una grande consolazione. E ci vedremo prima o poi. Sono sicuro.

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  22. elinepal

    Merdaaaaaaa!!!!
    In parte come augurio per l’uscita del tuo libro.
    In parte per farmela tirare addosso per essere mancata così tanto proprio nel momento “Topico”!
    In parte per tirarla addosso a chi non ti aprezza.
    In parte è quella in cui navigo da qualche settimana per via del MEGASUPERSTRESSANTE trasloco.
    Come vedi è un commento di merda.
    Ma sono tanto tanto tanto felice di questa incredibile sorpresona. E non vedo l’ora di parlarne a quattrocchi di fronte al mitico fiore de zucca fritto. (e un mezzo di rosso)
    Un abbraccio forte forte.

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    1. Wish aka Max Autore articolo

      Che anfatti se li annamio a magnà li fiori. E così se scordamo puro tutta stammerda (meno che quella che va ‘n bocca ar lupo; che poi mo’ finarmente ho capito perché crepa, er lupo. Provace te a vive co la bocca piena demmerda :D)
      L’abbraccio me lo prendo e me lo tengo stretto. 🙂

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  23. acqua84

    Congratulazioni e complimenti per la pubblicazione! Sono molto felice per te e quando sarai nella mia piccola biblioteca, potrò dire “si, lo conosco” :)) io sono momentaneamente off su wordpress. L’idea era quella di scrivere un giorno si e uno no. Ma quest’anno la Russia mi ha totalmente assorbito. Non ho il tempo per sedermi e raccontarmi. Però mi tengo aggiornata su tutto! Un abbraccio e ancora auguri! Daniela

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  24. Francesca

    Sono così tante le emozioni che suscita questo post che. Che non riesco a scriverle. Emozioni per te, che hai realizzato il sogno, emozioni per chiunque abbia un blog e, come dici giustamente, non scrive solo per se stesso. E’ come se avessi pubblicato un pezzetto di ognuno di noi, blogger per caso. Ho anche tanta la voglia di mandarti il mio abbraccio virtuale (che dovrà tornare ad essere reale, diamine!!!!!!!!!!!!) perchè te lo meriti e mi scuso perchè anche io non ne sapevo nulla e sono caduta dal pero, ecco. Dicci come dove e quando, che quest’anno starai sotto l’albero di Natale anche tu (ci stai? ^_^) ❤

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    1. Wish aka Max Autore articolo

      Ma grazie cara mia! E scusa tu, ché come detto nell’ultima riga sono distratto. Ma confido nella benevolenza. Sotto l’albero avrei voluto davvero esserci… ma non ce la faremo per Natale, purtroppo… appena so qualcosa pubblicherò date informazioni e quant’altro.

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  25. tittisissa

    Sono in estremo ritardo ma ci tenevo a scriverti comunque due righe di buon augurio, amico mio. Spero mi perdonerai.
    Sono contentissima e non vedo l’ora di abbracciarti alla prima presentazione a cui potrò partecipare!
    Sarò quella con le vuvuzelas e lo striscione con su scritto “DAJEEEE” 😆

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  27. apity

    Perché, come dico sempre, chi dice che scrive per se stesso dice una grandissima cazzata. Se vuoi scrivere per te stesso, tieni un diario. E lo tieni chiuso in un cassetto. Se apri un blog, scrivi perché speri che qualcuno legga. Speri che a qualcuno piaccia quel che scrivi. Speri che qualcuno ti lasci un commento, ti dia un segno di discussione, ti stimoli, ti critichi, ti apprezzi, ma soprattutto: TI LEGGA.

    Mi vengo in mente io. Che imbarazzo e che vergogna, io. Ho cercato troppo spesso di sfuggire all’ambizione e ho rifiutato le attenzioni e le gentilezze dei lettori contraddicendomi e smentendo verità dette a voce alta. Chissà perché mi piace rotolare nei miei mali e nei miei più assurdi pensieri. Faccio come i maiali, certe volte. Me li ricordo ancora. Da piccola li fissavo e mi chiedevo: ma perché rotolate nella vostra merda? fa schifo! Sono un maiale a volte quando scrivo, ecco.

    Ma. Il punto è che.

    Mi piace il tuo blog, perché da ogni post imparo qualcosa e ammetto che ho mentito a me stessa quella volta o capisco che non ho avuto ragione quell’altra volta. E’ bello quando le persone ti posso insegnare qualcosa ed è ancora più bello quando le persone brave come te vengono ricompensate per tutti gli sforzi che hanno fatto. Un bel finalmente sospirato ci sta.

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