Un ricordo

L’ho già detto, che volevo bene a mio suocero. Ebbene, mi manca. Mi manca il suo sorriso “furbetto” di cui dicevo, e oggi ho detto alla dottoressa Cippi che ha lo stesso sorriso del nonno, ed è esattamente così, quel sorriso che è una meraviglia, perché è consapevole della “marachella” ma al tempo stesso se ne compiace. Un sorriso Tao, mi verrebbe da dire. Perfetto, nella sua ambigua valenza. E delizioso da guardare. Perché è bello. E a proposito di bellezza, mi piace tanto questa frase.

Discutevo con Chiara stamattina come la bellezza sia intrinsecamente priva di senso, perché è qualcosa che appartiene all’emisfero destro del cervello, e da lì (o forse senza neanche passare per il cervello, ma sicuramente senza coinvolgere l’emisfero sinistro) arriva diritta al cuore. E quindi se non è qualcosa di razionale, come può avere un “senso”? La bellezza è bella e basta. Ti emoziona, fa vibrare delle corde che non vibrerebbero altrimenti.

E quel sorriso, quello di mio suocero, che ha “trasmesso” a mia figlia, è bello. Semplicemente bello. E mi manca. Tanto. Perché in quel sorriso c’era tanto del bene che mi voleva. Anche se mi ritengo fortunato che sia stato traghettato, e che io possa goderne ancora oggi.

Oggi ho portato a casa un po’ di cose. Lui amava, adorava la cucina. Ha sempre cucinato lui, sin da quando i figli erano piccoli. E amava fare le cose con le sue mani. E tra le cose che ho portato a casa, c’è un portapranzo pieno di agnolotti. Fatti da lui. E stasera li mangerò, pensando a lui. E una lacrima rotolerà sulla mia guancia, pigramente, lentamente, mentre io assaporerò questa sua prelibatezza. Come quella che sta rotolando, pigramente, lentamente, sulla mia guancia proprio ora.

20 pensieri su “Un ricordo

  1. famigliacomponibile

    Caro Max, ti faccio compagnia nelle lacrime, ho appena lasciato il mio bimbo al padre fino alla fine del mese e ho un magone inimmaginabile. Capisco cosa provi, l’amore e la mancanza per tuo suocero, il ricordo e la lacrima che scende guardando i suoi agnolotti. Sono sentimenti e sensazioni che si attenueranno ma che non passeranno mai. E forse è anche bello così. Come è bello che tua figlia abbia ereditato il suo sorriso. È una parte di lui che rimarrà sempre con voi. ❤️

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    1. Wish aka Max Autore articolo

      No infatti, probabilmente non passeranno. Ma hai ragione dicendo che c’è grande bellezza nel sorriso “furbetto” di mia figlia, così uguale al suo. Grazie delle belle parole 🙂

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  2. biancaneveinwonderland

    E giusto per non smentirmi, la bellezza È razionale. Studi scientifici lo dimostrano! Come tutto è difficilissimo da spiegare ma irrazionale non lo è proprio…. Siamo noi talmente limitati da non riuscire a coglierlo, però meglio così, che poi finisce come gli astronomi che si perdono il gusto del cielo stellato.

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    1. Wish aka Max Autore articolo

      Cominciò un certo Luca Pacioli, che parlando della sezione aurea di un segmento la definì “divina proporzione”. Dimostrando che la sezione aurea esiste in natura (molte conchiglie hanno una spirale che si svolge esattamente secondo la sezione aurea, e Pacioli si spinse a dire che un essere umano “bello” ha l’altezza e la distanza da terra dell’ombelico in proporzione aurea).
      Quindi non sono in disaccordo con te, ma il senso del mio discorso non è tanto relativo alla definizione di cosa sia bello, quanto alla nostra reazione quando incontriamo il bello. E’ quella reazione, a parer mio, che cortocircuita testa e cuore. E genera delle sensazioni che di razionale hanno davvero ben poco. Sempre che si sia dotati di un minimo di sensibilità, ovviamente. 🙂

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  3. lamelasbacata

    È stato solo un sorriso, ed è costato poco darlo ma, come la luce del mattino, ha dissipato il buio e ha reso la giornata degna di essere vissuta. (F. Scott Fitzgerald)
    Mai sottovalutare la magia di un sorriso. (Mela)

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