Se questo è il nuovo, mah. Di nuovo mi pare che non abbia nulla. Mi pare che in quanto successo sino ad oggi non ci sia nulla di nuovo. Da vecchio andreottiano (“A pensar male si fa peccato ma spesso ci si piglia”) mi pare che sinora quello che è successo è una schermaglia mirata ad alzare il prezzo della partecipazione. In subordine, a favorire la formazione di un governissimo che porterebbe acqua al suo mulino.
Dico questo perché è chiaro a questo punto che la maggioranza dei voti di M5S proviene dal PD. E se si va al governissimo il PD finirà per morire definitivamente, con un’ulteriore emorragia di voti verso Grillo. Perché moltissimi non perdonerebbero a Bersani l’ennesimo inciucio con B. Quindi il massimo interesse di Grillo è un governo provvisorio, meglio di tutti un governo PD-PDL. Ma se questo non si farà, allora meglio un governo M5S-PD, perché altrimenti si andrebbe al voto subito, e questo danneggerebbe Grillo. Oltretutto, con un appoggio diretto si potrebbe mandare a casa Bersani nel momento piu’ opportuno, da decidere evidentemente in corso d’opera.
In tutto questo, nessuno sembra prendere in considerazione un passaggio fondamentale. Per formare le Camere è necessario nominarne i Presidenti. Senza queste figure istituzionali non si può iniziare neanche a formarlo, un governo. Perché, banalmente, non si potrebbe votarne la fiducia. Per cui, ancor prima del governo e degli appoggi, il primo passaggio importante sono proprio le presidenze.
In chiusura un paio di considerazioni personali. La prima riguarda la gestione. Se Grillo pensa veramente di gestire questo fenomeno, farà bene a dotarsi di una infrastruttura in grado di reggere un carico vero. Il che mi induce a pensare che il carico indotto dal numero di voti ricevuti si sia verificato solo dopo il risultato elettorale. Il che significa ulteriormente che la partecipazione effettiva in rete è assai piu’ limitata di quanto Grillo millanti. Tanto per confermare la gestione totalmente verticistica del movimento, se mai ce ne fosse bisogno. Dico questo perché stamattina il sito di Grillo e il sito del M5S non rispondevano, evidentemente per troppo carico.
La seconda considerazione riguarda il programma. Ho cercato di accedere, come dicevo sopra, proprio per guardarlo, questo programma. Beh, anche qui. Se questo è il nuovo, stiamo freschi. Nel programma ci sono delle indicazioni assolutamente generiche. Da nessuna parte si parla di azioni per lo sviluppo economico o per l’aumento dell’occupazione. Si dice di dover realizzare opere oggettivamente costose, senza preoccuparsi di dare indicazioni budgetarie sui costi stimati e su come reperire i denari necessari. Insomma un temino da cinquemenomeno, se fossimo al liceo. Io credo che l’innovazione si debba misurare sul contenuto delle proposte. Ma non nel metodo. Il metodo è sempre il solito. Una cosa da fare costa x, i soldi si prendono in questo modo. Punto. It’s not rocket science, direbbero gli americani. Non è difficile, non è scienza missilistica. Ed è necessario, perché se non si fa, un andreottiano come me pensa che chi parla voglia solo buttarla in caciara, come diciamo nei bassifondi della Capitale. E quando la si butta in caciara l’obiettivo è quello di prendere per il culo l’interlocutore.