Il Tao alle ortiche #2

urtica-dioica-2È da qualche giorno che sono inquieto, come se mi mancasse qualcosa, un pezzo di me che sembra lontano anche se è qui. Purtroppo è quel pezzo di me che mi aiutava ad andare oltre il tempo e oltre lo spazio, ad entrare in una dimensione di serenità e di distacco dalle insoddisfazioni quotidiane, a mantenere la giusta distanza dalle cose. Speriamo che la situazione si stabilizzi, sembra che neanche la corsa sia di aiuto. Oggi prestazione orrenda, ieri appena decente. E’ che le cose non sono serene un po’ a tutto tondo, sembra come se dovunque mi volti ci siano solo problemi e fonti di insoddisfazione e malumore.

E ieri la #pg si è espressa in una delle migliori performance. Senza entrare nel merito, che come al solito è un merito fatto di niente, visto da fuori, dico solo che ha toccato, come sempre, le corde più nascoste del mio io, già provato da altri impicci. E come sempre accade in questi casi, chi ne fa le spese è la prima persona che capita a tiro, nello specifico mia sorella, che ha detto la parola sbagliata al momento sbagliato. Uscendo dalla #pg ero abbastanza su di giri, e l’ho chiamata per confrontarmi con lei a proposito di un paio di cose. E come il buon Manzoni disse della monaca di Monza, la poveretta disse le fatidiche parole: “Guarda le cose su un piano di realtà”.

Se quella parte di me che mi fa guardare oltre il tempo e oltre lo spazio fosse stata presente, avrei fatto un bel respiro, avrei contato sino a cinque, e avrei pacatamente esposto le mie ragioni. E invece.

Invece la mia parte razionale ha immediatamente pensato “Guarda le cose su un piano di realtà a chi? Io SONO la realtà, ora te lo mostro io il piano di realtà, che poi sarebbe il piano di ME” e mi sono messo a snocciolare dati e date in un crescendo rossiniano di furore, sinché mi sono messo a ululare dentro la macchina come un ossesso, dicendo di tutto e di più. Non tento neanche una trascrizione, sarebbero più le cose cancellate che quelle dette. Per dire.

E quindi, stamattina sono andato in mezzo alle ortiche, e ho recuperato il Tao. Ho ancora tutte le mani rosse.

24 pensieri su “Il Tao alle ortiche #2

  1. 黒子 くろこ kuroko

    e cazzo.

    l’ortica fa bene alla circolazione, penso ossessivamente. però è tanto che non si trova più in giro. o forse non la so vedere. da piccola mi bastava cogliere fiorellini e potevo essere sicura che avrei afferrato un mazzetto di ortiche, con conseguente manifestazione di dolore.
    (ci vediamo presto vero?)

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  2. liberadidire79

    sei riuscito ad individuare cosa o chi ti ha trasmesso questa inquietudine??
    secondo me non fai altro che pensarci….e quello più ci pensi e più si nasconde nei meandri dell’anima e dei pensieri, rendendo anche #pg (che non so chi o cosa sia) ancora più insopportabile….

    corri di più, e se puoi cambia panorama….il vedere una strada diversa potrebbe aiutarti, o almeno te lo auguro.

    altrimenti mi offro volontaria per raccogliere le tue amarezze, la tua rabbia e la tua inquietudine 🙂

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      1. liberadidire79

        si si si ora ricordo.
        avevo anche commentato.
        gli “attacchi” di #pg quando non si è in questi momenti difficili son la cosa più dura da sopportare…sopratutto perchè ti fanno sentire solo e incompreso.
        un abbraccio e l’offerta è sempre valida.

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  3. elinepal

    caro Max non so cosa sia un #pg ma poco importa. so che le curve down arrivano e tutto passa attraverso delle lenti belle scure. anche un poco calcolose. e che persone come noi (intendo dire belle focosette e piene di impulsi energetici bloccati e di sottotesti e rimandi e con dei meandri bui che neanche “tu sai chi” – se afferri la citazione potteriana) possono diventare delle furie. non so cosa passi nella tua vita ora. so che il mondo è difettoso e troppo duro per i cuori teneri.
    un abbraccio sincero.

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    1. Wish aka Max Autore articolo

      Innanzitutto #pg è femminile, e ci ho scritto anche un post sui discutibili, mi sa che te lo ricordi pure se lo vedi 😉
      Nella mia vita ora passa un po’ di tutto, e bisogna che ci andiamo da Benito, maremma maiala. Grazie mille per l’abbraccio, ma soprattutto per avermi dato del cuore tenero. Davvero. Un abbraccio e un sorriso a te.

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  4. ludmillarte

    il crescendo rossiniano rende bene l’idea del tuo furore. povera sorella sì, ma se ti somiglia solo che un pochino, avrà senz’altro compreso e ‘preferito’ che quella rabbia sia uscita e con lei. sempre recuperare il tao seppur finito tra le ortiche. in bocca al lupo Maxi

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  5. valedankim

    …io ogni tanto il mio tao sono andata a recuperarlo in posti ben peggiori di un ciuffetto di ortiche…e nel momento del lancio é ovvio e normale che capiti a tiro qualcuno…e xfortuna è sempre qualcuno che ci conosce e che comprende…e magari condivide con noi pure la #pg…:-) …cambia panorama di corsa max…come giá consigliato…magari becchi qualche altro ombromino simpatico 🙂

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    1. Wish aka Max Autore articolo

      Ahahahahahah ci vorrebbero proprio gli ombromini! A giorni vedrò kuroko, dobbiamo concordare il seguito!
      E per le ortiche, è vero, a parte un po’ di rossore residuo sulle mani, non ci sono grandi conseguenze… 😉

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    1. Wish aka Max Autore articolo

      Sono d’accordo, il problema è che certi temi sono ricorrenti, e questo ti scoccia un po’, ché pensavi di non ricaderci, in certe dinamiche… Ma tant’è, il rossore delle ortiche e il prurito passano presto… 🙂

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  6. acqua84

    sono stata assente in solitudine per un bel po, ma comunque. la sfuriata serve sempre, cosi ci si svuota dello stress e si riprende il percorso da dove si è interrotto. Le sorelle dovrebbero capirlo.. un saluto 🙂

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  7. tittisissa

    Non fartene un cruccio, capita a tutti di avere bisogno di stemperare. E talvolta stemperare significa sputare il veleno sul primo che capita.
    Te lo scrive una che è rinomatamente paragonata ad una pentola a pressione.
    Stai tranquillo, chi ti ama comprende lo sfogo.
    E poi, puoi sempre recuperare dalle ortiche il tao come hai fatto questa volta, no? 😉

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