Chi sono io?

Chi sono io?” chiese un giovane ad un Maestro di spiritualità.
“Sei quello che pensi” rispose il saggio. “Te lo spiego con una piccola storia”.
Un giorno, dalle mura di una città, verso il tramonto si videro sulla linea dell’orizzonte due persone che si abbracciavano.
“Sono un papà e una mamma”, pensò una bambina innocente.
“Sono due amici che s’incontrano dopo molti anni”, pensò un uomo solo.
“Sono due mercanti che hanno concluso un buon affare”, pensò un uomo avido di denaro.
“È un padre che abbraccia un figlio di ritorno dalla guerra”, pensò una donna dall’anima tenera.
“È una figlia che abbraccia il padre di ritorno da un viaggio”, pensò un uomo addolorato della morte di una figlia.
“Sono due innamorati”, pensò una ragazza che sognava l’amore.
“Sono due uomini che lottano all’ultimo sangue”, pensò un assassino.
“Chissà perché si abbracciano”, pensò un uomo dal cuore arido.
“Che bello vedere due persone che si abbracciano”, pensò un uomo di Dio.
“Ogni pensiero, concluse il Maestro, rivela a te stesso quello che sei”.

Per la serie niente è per caso, mi sono imbattuto in questa storia proprio nel giorno in cui qualcuno mi ha detto che il motivo per cui ho un blog è vendere mercanzia. Libri, nello specifico. Lì per lì mi ero fatto una risata, poi quell’affermazione mi è tornata in mente quando ho letto questo pezzo.

E con questo spunto, ho iniziato a riflettere su me stesso, su quello che penso. La cosa difficile, come sempre, è non fermarsi alla superficie. Sono i pensieri profondi, che vanno analizzati. Quelli che magari non riusciamo neanche a visualizzare con chiarezza, concetti e sensazioni che sono stimolati dalla vibrazione di corde profonde.

E’ come quando vibra una corda grossa. La frequenza è talmente bassa, e lo spessore della corda è talmente grosso, che non si sente alcun suono, ma si avverte la vibrazione dentro il petto. Ecco, se si riesce ad avvertire, il pensiero profondo, va preso e guardato bene, anche e soprattutto se ci rivela cose che non ci piacciono del nostro modo di essere. E’ il primo passo per generare un cambiamento. E d’altra parte, come dico sempre, un viaggio di mille li comincia con un singolo passo.

oscillazioni

34 pensieri su “Chi sono io?

    1. Wish aka Max Autore articolo

      C’è un’altra traduzione di quel passo del Tao Te Ching, che recita “un viaggio di mille li principia da sotto il piede”. Questa traduzione evidenzia maggiormente l’intenzione di farlo, il primo passo, privilegiandola rispetto all’azione effettiva. Se mi parte definitivamente la brocca (romanesco per “impazzisco”) mi iscrivo a un corso di cinese. 😉

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  1. diamanta

    Io dico sempre che non puoi riconoscere quello che non è dentro te.
    (c’è una alternativa, si chiama naso rotto, ovvero non era dentro te ma l’hai appresa andandoci a sbattere contro, il dolore è un ottimo memorizzatore non digitale).

    Da questo ha capito che quando la gente vede in te delle cose che non hai (indifferentemente negative o negative) sta semplicemente riflettendosi in uno specchio.
    Non vede te, vede se stessa.

    Per questo quando qualcuno mi accusa di qualcosa di “negativo” che non mi appartiene, un momento di incazzatura arriva, solo qualche secondo però, poi sospiro e penso che mi hanno appena fatto vedere un aspetto negativo di loro dal quale dovrò stare attenta.

    A te hanno detto “..il motivo per cui hai un blog è vendere mercanzia”? A parte che non hanno visto nulla di te (ma proprio nulla!!!), ma a parte questo, osservali bene… quello che dicono, che scrivono e come lo fanno con gli altri, lo hai visto vero? Son quelli che “vendono” loro stessi e i loro pensieri per un posto di comparsa sul palcoscenico.

    Wish… cresceranno….

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    1. Wish aka Max Autore articolo

      Ah, ma io non esprimo giudizi su chi mi giudica, ci mancherebbe altro! Però passi come quello citato aiutano, diciamo. E anche la teoria dello specchio è utile. Ma non voglio soffermarmi su quello, e anzi paradossalmente sono grato, perché, come tentavo di spiegare, questi episodi fanno da grilletto per scatenare pensieri che sono decisamente più interessanti 🙂

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  2. tiZ

    Io credo che il viaggio dentro noi sia sofferente , a volte sfiancante , tanti giorni una continua analisi di ciò che vorremmo, una musica per orchestra o un silenzio assordante .. eppure è l’ unico viaggio che vale la pena fare. La semplicità con cui condividi i tuoi pensieri non può essere mercanzia piuttosto uno scrigno prezioso che hai scelto di “con – dividere” , ed io ne sono contenta 😉

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    1. Wish aka Max Autore articolo

      Sono totalmente d’accordo sulla prima parte del commento. E’ un percorso faticosissimo. Ma la fatica a volte viene ripagata. E quando questo accade è una gioia talmente grande che ci si sente ripagati di tutta la fatica e di tutta la sofferenza. 🙂

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  3. josephine

    Proprio per questo dei blogger che seguo, sei quello che leggo con maggior attenzione; l’avrei scritto alla stessa identica maniera, così diretta, semplice, genuina..la ricerca di sé: un viaggio infinito!! T’abbraccio, amico

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  4. laura

    Non saprei come dire di te che sei uno che ha il blog per vendere…ma apprezzo anche lo stile nel non soffermarti su questi commenti e nel crearne un’occasione per andare oltre… complimenti
    (E condivido 🙂 )

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  5. CrazyAlice

    amo e odio contemporaneamente la vibrazione delle corde spesse dell’anima…ci annego dentro, per cercare di capirle, di ascoltarne il suono, di vedere di me anche quello che non mi piace…
    Gran bell’articolo!
    Un abbraccio!

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  6. liberadidire79

    io mi son messa le scarpe comode per iniziare a fare sto viaggio 🙂

    che dire, questo post capita nel momento giusto dopo le riflessioni dell’altro giorno no? 😉

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      1. liberadidire79

        la ggente è brutta….brutta assai!!!! 😀
        ma, “Niente è per caso” ghghghghgh

        Niente è per caso…..mi ricorda qualcosa…..boh…nun so….

        ma sarà lo stesso tipo che conosco io???
        sicuramente si….visto che….Niente è per caso….

        beh basta mo…dopo mi fai il bonifico 😉

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    1. Wish aka Max Autore articolo

      Ma sai che non sono d’accordo neanche io con quella valutazione? Io avrei detto

      “Chissà perché si abbracciano” pensò una persona che si nutriva di dubbi e non di certezze.

      E ti ringrazio, anzi, mi raccomando. Se te ne accorgi avvisami subito! 😉

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  7. Pendolante

    Mi focalizzo sul tizio che ti ha dato del venditore. Probabilmente questo sarebbe il suo scopo se avesse un blog. E forse ce l’ha. Mi sono sorpresa, quando ho ricevuto osservazioni o accuse di intenzioni per me inimmaginabili. Però mi è servito a capire con chi avevo a che fare, come ragionava la persona che avevo davanti e quindi agire, nei suoi confronti, di conseguenza

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  8. koredititti

    Chi sono io.. chi sei tu… 🙂 a proposito di realtà concretezza e verità in carta velina…
    Uno Nessuno e Centomila. Versioni scomode di noi stessi. Versioni ottime o adattabili.
    Comunque sul momento, sul fatto sul pezzo sempre con i piedi per terra, magari scalza.
    Due persone si abbracciano? io penso fra me e me” beati loro”..tutto qui. il Perché è affar loro..

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    1. Wish aka Max Autore articolo

      Evidentemente sei una che non è invadente, se è vero quel che dice il maestro e siamo quel che pensiamo… 🙂
      Invece a proposito di quantistica leggi, se ti va, ovviamente, questo post, che reputo il migliore post di tutto il blog. E parla, anche ma non solo, di quantistica… 😉

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